Secondo le stime, su oltre 1,1 milioni di cittadini pugliesi aventi diritto allo screening, solo 75.205 hanno spontaneamente effettuato il test, con appena 942 positività riscontrate (1,25%)
Bari – L’assessore regionale alla Salute della Puglia, Luigi Lopalco, ha lanciato un forte appello alle autorità competenti, chiedendo un’audizione urgente per fare luce sulla situazione dello screening gratuito per l’epatite C (HCV) nella regione.
I dati attuali sono definiti “fortemente preoccupanti” e rischiano di compromettere un obiettivo cruciale per la sanità pubblica.
“I dati sullo stato di attuazione del programma di screening sono allarmanti”, ha dichiarato Lopalco, evidenziando come l’obiettivo globale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sia l’eradicazione dell’HCV entro il 2030.
L’Italia, già impegnata in questa direzione dal 2019 con un fondo sperimentale di 71,5 milioni di euro destinato allo screening dei nati tra il 1969 e il 1989, si trova ora a fronteggiare una realtà ben diversa in Puglia.
Secondo le stime, su oltre 1,1 milioni di cittadini pugliesi aventi diritto allo screening, solo 75.205 hanno spontaneamente effettuato il test, con appena 942 positività riscontrate (1,25%).
“Questo significa che più di un milione di persone non sono state intercettate e tra loro potrebbero nascondersi oltre 13.000 potenziali nuovi casi di infezione non diagnosticata”, ha sottolineato l’assessore.
Lopalco ha condannato quella che definisce una «sottovalutazione inaccettabile», che rischia di vanificare gli sforzi nazionali e regionali e di compromettere la possibilità di interventi precoci.
La mancanza di una programmazione efficace e di una comunicazione incisiva rappresentano ostacoli significativi nella lotta contro questa malattia silente.
“Chiediamo alla Regione Puglia un cambio di passo radicale”, ha concluso Lopalco.
“È fondamentale utilizzare pienamente le risorse disponibili, pianificare strategie efficaci e sensibilizzare la popolazione. Ogni giorno di ritardo è un’occasione persa per salvare vite umane e ridurre la sofferenza sociale e sanitaria legata all’HCV». La richiesta di audizione mira a mettere al centro dell’attenzione questa emergenza sanitaria ancora troppo sottovalutata”.
Fonte: statoquotidiano.it